Call for papers: Time and temporality in education and schooling

Call for papers per il Symposium Time and temporality in education and schooling - Vol. IX, n. 2, 2020

Editor: prof. Vasco d’Agnese

 

Over the last couple of decades, a decisive question about the nature of educational time has emerged in the educational and pedagogical debate. Scholars from different perspectives have put to the fore that, on the one hand, the notion of temporality is critical in understanding the nature of educational theories and practices; on the other hand, a new concern with reformulating temporality and imagining a different educational time has emerged as a distinctive educational issue. With regard to this, both the possibility and the desirability to conceive of educational time in terms of a homogeneous, linear temporality have been challenged. Questions such as the definition of a “messianic” temporality (Lewis, 2010, 2017; Vlieghe, Zamojski, 2017; Vlieghe, Lewis 2017), a “decolonizing time” (Shahjahan, 2015), of scholè as the time “of the regard for the world” (Masschelein, 2011, 2019), or the conception of educational time as kairos (Papastephanou, 2014) have highlighted that temporality may well act as a space in which the suspension of given orders and identities is enacted and the territory of pure possibility may emerge. Otherwise stated, what is needed in education and schooling is a kind of temporality yet to come.

It should be noted that such a challenge is even more important in current times, where the conception dominating education and schooling is that of a measurable, invested, useful time, namely, a conception which goes hand in hand with the neo-liberal performance-based accountability policies grounding schooling and education worldwide. The standardization and syncronization of educational systems, along with the “reification of time” and an “internalization of the importance of managing time in a demonstrably efficient manner” (Walker, 2009) displays a colonizing and alienating temporality, which, de facto, eclipses diverse ways of enacting education and schooling. 

Given these premises, the call welcomes papers that analyse the question of temporality and educational time(s) and its connection to the lived practices of schooling and education from different perspectives: theoretical, philosophical, hystorical, empirical and experimental. 

Authors’ guidelines

Proposals should be submitted in an attached Word document to the Journal’s Editorial Board (civitas.educationis@unisob.na.it) according to this format:

  • title;
  • 5 key-words;
  • long abstract (450/600 words);
  • name and surname of the author(s);
  • affiliation(s);
  • e-mail address.

 

Submissions – which may be in Italian, English, French or Spanish – should be sent by June 30th, 2020. The Editor of the Symposium will evaluate them in terms of their convergence on the aims of the call for papers and accepted submissions will be notified by July 15th, 2020.

The authors of the accepted submissions should send their full papers (max. 7500 words) through the OJS Platform of the journal by September 10th, 2020, according to the instructions retrievable at

http://universitypress.unisob.na.it/ojs/index.php/civitaseducationis/pages/view/proposte.

Submissions will be subject to a double blind review and the authors will receive the outcomes of the review process.

Submissions that do not comply with the journal’s guidelines (http://universitypress.unisob.na.it/ojs/index.php/civitaseducationis/pages%2Fview%2Fnorme) will be subject to rejection without review.

The issue of the journal will appear at the end of 2020.

 

Tempo e temporalità in educazione e nella scuola

Negli ultimi due decenni è emersa con forza, nel dibattito pedagogico ed educativo, la nozione di temporalità. Studiosi da differenti prospettive hanno evidenziato come, da un lato, la nozione di temporalità è essenziale per l’analisi e la comprensione delle teorie e pratiche educative; d’altro canto, un’attenzione verso una nuova formulazione del tempo e della temporalità è emersa come argomento squisitamente pedagogico. Rispetto a questo, tanto la possibilità, quanto la desiderabilità di concepire il tempo educativo nei termini di una temporalità lineare e omogenea, è stata messa in discussione. Nozioni come un “tempo messianico” (Lewis, 2010, 2017; Vlieghe, Zamojski, 2017; Vlieghe, Lewis 2017), “decolonizzato” (Shahjahan, 2015), il concetto di scholè come “cura e considerazione del mondo” (Masschelein, 2011, 2019) o la definizione del tempo educativo come kairos (Papastephanou, 2014), hanno evidenziato come la temporalità educativa possa rappresentare lo spazio nel quale un dato ordine e identità precostituite vengono sospese e il territorio della pura possibilità può emergere come tale. Detto altrimenti, ciò che l’educazione richiede è una temporalità da venire.

È utile notare come questo lavoro è ancora più importante oggi, in un momento in cui la prevale la concezione di un tempo strettamente misurabile ed utilizzabile, una concezione che va di pari passo con il paradigma educativo neoliberale basato su performance e controllo, paradigma attualmente dominante in educazione. La standardizzazione e la sincronizzazione dei diversi sistemi educativi, insieme alla “reificazione del tempo” e all’internalizzazione dell’importanza “di utilizzare e gestire il tempo in un modo obiettivamente efficiente” (Walker, 2009) dispiegano una temporalità coloniale ed alienante che, di fatto, finisce per eclissare la diversità di forme in cui si danno educazione e scuola.

Date queste premesse, la call intende promuovere lavori che analizzino la questione della temporalità e dei tempi educativi, e la connessione che queste hanno con la realtà vissuta di scuola ed educazione, a partire da diverse prospettive: teoretiche, filosofiche, storiche, empiriche e sperimentali.

Indicazioni per gli autori

Gli interessati dovranno inviare la loro proposta via email al Comitato di Redazione (civitas.educationis@unisob.na.it), allegando un file in formato Word ove siano riportati:

  • titolo dell’articolo proposto;
  • 5 parole chiave;
  • un long abstract (max. 600 parole);
  • nome e cognome dell’autore con relativa eventuale affiliazione;
  • recapito e-mail per comunicazioni.

 

Si accettano contributi in italiano, inglese, francese, spagnolo.

La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata per il 30 giugno 2020. L’editor del symposium effettuerà una prima valutazione delle proposte, tenendo conto degli obiettivi della Call, entro il 15 luglio 2020.

Gli autori delle proposte selezionate dovranno inviare il loro contributo completo di max. 7500 parole (redatto nel rispetto delle norme redazionali), entro il 10 settembre 2020 utilizzando la procedura telematica descritta al seguente link http://universitypress.unisob.na.it/ojs/index.php/civitaseducationis/pages/view/proposte

In fase di sottomissione sarà necessario specificare che il contributo è presentato per il Symposium del n. 2/2020.

Gli autori riceveranno successivamente comunicazione degli esiti della procedura di referaggio a doppio cieco e l’indicazione dei tempi entro i quali dovranno essere consegnate eventuali modifiche.

Gli articoli che non rispettano le norme redazionali della Rivista (http://universitypress.unisob.na.it/ojs/index.php/civitaseducationis/pages%2Fview%2Fnorme) non saranno sottoposti a referaggio.

Gli articoli che supereranno la procedura di referaggio a doppio cieco saranno pubblicati nel n. 2/2020, in uscita a fine anno.