Call for papers: Il futuro come questione pedagogica

Call for papers per il Symposium “The Future as a Pedagogical Question” - Vol. XIV, n. 2, 2025

Editor: prof. Giuseppe Annacontini

The crises, contradictions, and emergencies of the contemporary world have profoundly impacted all dimensions of human existence—individual, communal, social, and planetary—shaping cognitive, emotional, relational, and ethical-moral spheres alike. These crises have also exposed the limitations of predictive models and rationalisation processes across various disciplines, underscoring the urgent need to cultivate anticipatory competencies: the ability to navigate uncertainty, foster well-being, and, in some cases, ensure survival.

This evolving context places the future at the centre of pedagogical inquiry. As both a temporal dimension and an existential perspective, the future has always been fundamental to education, shaping its objectives and methodologies. Today, interdisciplinary perspectives enrich this discourse, highlighting the importance of exploring contemporary developmental trends to better understand, prepare for, and anticipate significant societal transformations.

The emergence of Future Studies has reinforced this need, introducing the concept of Future Literacy—not merely as a form of literacy but as an educational imperative that equips individuals to critically engage with and proactively shape the future. The ability to anticipate possible scenarios has become an essential skill, enabling individuals and societies to address emerging challenges and critically examine utopian or dystopian visions of what lies ahead.

This challenge is both inescapable and transformative. It carries profound implications for the complex domain of education and training, which pedagogy—both as a social science and a discipline attuned to change—must address while upholding its core values of critical engagement and intellectual dissent.

Building on these reflections, this Symposium seeks to bring together pedagogical studies, research, and theoretical and methodological contributions on education, instruction, and training in both formal and non-formal settings. The goal is to explore how the future can be reconceptualised as an intellectual tool that supports conscious action, ethical responsibility, and sustainable sociality.

Education and training must go beyond the traditional focus on literacy, cognitive development, and emotional skills. They must also decolonise our vision of the future by challenging inherited narratives that remain unexamined. This entails expanding the scope of existential, cultural, political, and social planning and reimagining educational frameworks that actively shape the evolving relationship between identity and future worlds. Such efforts must also account for emerging ecologies, intelligences, and cognitive paradigms, which are rapidly evolving due to advancements in human, social, computational, and natural sciences.

The symposium invites contributions that engage with key pedagogical and didactic questions, including:

  • Which pedagogical models and approaches best prepare individuals to navigate future challenges and opportunities? Can teaching and learning strategies be designed today that anticipate future needs?
  • What role should intellectual education, interdisciplinary knowledge, and creative-imaginative practices play in equipping individuals to engage meaningfully with the future?
  • Which methodological strategies most effectively promote 21st-century competencies such as critical thinking, collaboration, problem-solving, lifelong learning, creativity, and digital literacy?
  • What ethical risks and opportunities do emerging technologies, particularly artificial intelligence, present for education?
  • How can educational institutions empower students to navigate the fluidity of future labour markets?
  • How can key values such as sustainability, environmental awareness, social justice, inclusion, globalisation, diversity, equity, and shared responsibility be systematically integrated into education to help shape a more conscious and inclusive future?

Authors’ guidelines

Proposals should be submitted in an attached Word document to the Journal’s Editorial Board (civitas.educationis@unisob.na.it) according to this format:

  • title;
  • 5 key-words;
  • long abstract (450/600 words);
  • name and surname of the author(s);
  • affiliation(s);
  • e-mail address.

Submissions – which may be in Italian, English, French or Spanish – should be sent by March 15, 2025. The Editor of the Symposium will evaluate them in terms of their convergence on the aims of the call for papers and accepted submissions will be notified by March 31, 2025.

The authors of the accepted submissions should send their full papers (max. 7500 words) through the OJS Platform of the journal by May 30, 2025, according to the instructions retrievable at

https://universitypress.unisob.na.it/ojs/index.php/civitaseducationis/pages/view/proposte

Submissions will be subject to a double blind review and the authors will receive the outcomes of the review process.

Submissions that do not comply with the journal’s guidelines (https://universitypress.unisob.na.it/ojs/index.php/civitaseducationis/pages/view/norme) and the Template (https://universitypress.unisob.na.it/ojs/index.php/civitaseducationis/pages/view/proposte) will be subject to rejection without review.

Articles that pass the double-blind referencing procedure will be published in n. 2/2025.

Call for papers per il Symposium “Il futuro come questione pedagogica” - Vol. XIV, n. 2, 2025

Editor: prof. Giuseppe Annacontini

Le emergenze, le contraddizioni, le crisi del mondo attuale hanno avuto importanti ripercussioni in tutte le dimensioni (soggettiva, comunitaria, sociale, planetaria) e a tutti i livelli (cognitivo, emotivo, relazionale, etico-morale ecc.) del vivere e del convivere umano.

Le diverse crisi degli ultimi anni e ancora in atto hanno mostrato, da un lato, i limiti delle capacità previsionali di molti saperi e di relativi processi di razionalizzazione e, dall’altro lato, la crescente rilevanza che per il benessere e, talvolta, la stessa sopravvivenza dell’uomo e della donna ha lo sviluppo e la promozione di competenze anticipatorie in grado di rendere maggiormente gestibile e controllabile il manifestarsi dell’improbabile.

Tutto ciò porta al centro dell’attenzione l’idea stessa di futuro che, come dimensione temporale e prospettiva esistenziale, è da sempre alla base dell’azione educativa e ormai da molto tempo a fondamento della riflessione pedagogica.

Tale riflessione ha oggi modo di confrontarsi con la crescente rilevanza che specialisti di estrazione interdisciplinare riconoscono all’“esplorazione” dei trend attuali di sviluppo per cercare di comprendere, prepararsi e anticipare dinamiche e cambiamenti rilevanti in tutti i settori e in tutte le situazioni di vita.

Tali ricerche hanno dato vita al più ampio campo di ricerca denominato Future studies cui corrisponde il crescente bisogno di una Future Literacy, ovvero di una alfabetizzazione, ma meglio sarebbe parlare di una educazione e di una formazione, che metta il soggetto nelle condizioni di comprendere, essere protagonista attivo e sapersi orientare “in prospettiva futura”.

In tale direzione, la capacità di anticipare il profilarsi di scenari possibili diventa competenza essenziale per fronteggiare le sfide emergenti che scenari utopici (o distopici) potranno, o potrebbero, concretizzare.

Si tratta di una sfida per molti versi non più evitabile e che non manca di avere determinanti ricadute nell’ampio, articolato e diffuso campo della formazione dell’uomo e della donna, che la pedagogia – scienza sociale e metabletica – accoglie nel rispetto dei valori dell’impegno e del dissenso critico che, da sempre, la caratterizzano.

A partire da tali riflessioni, il Symposium intende raccogliere contributi, studi e ricerche pedagogiche, nel campo dell’istruzione, dell’educazione e della formazione formale e non, di carattere sia teorico che metodologico, che documentino e testimonino l’intenzione di ripensare e proporre il futuro nella funzione di strumento intellettuale per, tra l’altro, un agire consapevole, per un’etica della responsabilità, per una socialità sostenibile ecc. Una educazione e formazione a – e per – il futuro che, accompagnando la più classica promozione di competenze alfabetiche, cognitive, emotive di studenti e studentesse, di uomini e donne, sia in grado di decolonizzare il mondo a-venire da rappresentazioni e prefigurazioni direttamente desunte per inerzia da un passato agente per sola ascrizione; ampliare il raggio di azione e previsione di progettazioni esistenziali, culturali, politiche, sociali ecc.; prospettare visioni del mondo e della formazione in grado di problematizzare e concretizzare il rapporto tra soggettività-in-divenire e mondi-futuri. Tutto ciò tenendo conto delle nuove ecologie, intelligenze, forme mentis che potranno svilupparsi in ragione delle sempre più rapide evoluzioni delle scienze umane, sociali, informatiche, naturali ecc.

Molte le questioni che investono direttamente la riflessione e le prassi pedagogico-didattiche, tra le quali:

  • quali sono i modelli e gli approcci pedagogici più promettenti per preparare uomini e donne ad affrontare le sfide e le opportunità del futuro? È possibile oggi pensare nuove strategie di insegnamento e apprendimento che già si adattino alle esigenze future?
  • quale ruolo riconoscere ai processi istruttivi e di educazione intellettuale, ai saperi convergenti e divergenti, alle pratiche di razionalizzazione e creativo-immaginative come strumenti per affrontare il futuro?
  • quali strategie metodologiche possono meglio corrispondere all’obiettivo di promuovere le competenze per il 21° secolo, con particolare riferimento al pensiero critico, alla collaborazione, al problem solving, all’apprendimento permanente, alla creatività, all’alfabetizzazione digitale ecc.?
  • quali sono i rischi (anche etici) e le opportunità che le nuove tecnologie emergenti (IA in primis) possono avere sull'insegnamento e sull'apprendimento?
  • quali sono le possibilità e le occasioni che le istituzioni intenzionalmente formative dovrebbero concretizzare perché alunne e alunni sappiano gestire la mutevolezza del mercato del lavoro futuro?
  • quale ruolo e come promuovere in maniera sistematica saperi e valori essenziali per pensare il futuro quali la sostenibilità, la consapevolezza ambientale, la giustizia sociale, l’inclusione, la globalizzazione, la differenza, l'equità, la responsabilità, la comunità di destino ecc.?

Indicazioni per gli autori

Gli interessati dovranno inviare la loro proposta via email al Comitato di Redazione (civitas.educationis@unisob.na.it), allegando un file in formato Word ove siano riportati:

  • titolo dell’articolo proposto;
  • 5 parole chiave;
  • un long abstract (max. 600 parole);
  • nome e cognome dell’autore con relativa eventuale affiliazione;
  • recapito e-mail per comunicazioni.

Si accettano contributi in italiano, inglese, francese, spagnolo.

La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata per il 15 marzo 2025. L’Editor del Symposium effettuerà una prima valutazione delle proposte, tenendo conto degli obiettivi della Call, entro il 31 marzo 2025.

Gli autori delle proposte selezionate dovranno inviare il loro contributo completo di max. 7500 parole (redatto nel rispetto delle norme redazionali), entro il 30 maggio 2025 utilizzando la procedura telematica descritta al seguente link: https://universitypress.unisob.na.it/ojs/index.php/civitaseducationis/pages/view/proposte

In fase di sottomissione sarà necessario specificare che il contributo è presentato per il Symposium del n. 2/2025.

Gli autori riceveranno successivamente comunicazione degli esiti della procedura di referaggio a doppio cieco e l’indicazione dei tempi entro i quali dovranno essere consegnate eventuali modifiche.

Gli articoli che non rispettano le norme redazionali della Rivista (https://universitypress.unisob.na.it/ojs/index.php/civitaseducationis/pages/view/norme) e il Template (https://universitypress.unisob.na.it/ojs/index.php/civitaseducationis/pages/view/proposte) non saranno sottoposti a referaggio.

Gli articoli che supereranno la procedura di referaggio a doppio cieco saranno pubblicati nel n. 2/2025.