Symposium: On the side of women

Editor: prof.ssa Francesca Marone

In 1973, Dalla parte delle bambine (On the side of the girls) by Elena Gianini Belotti was published. The above mentioned essay is a lucid denunciation of female condition, which has been dramatically penalised in the West by the culture of patriarchy. The power of this book lies in its pioneering analysis in of gender stereotypes in Italian society and culture, transversally and variously declined in models of play, education and language, conceived as conditionings that, by determining the building of the female role, have been able to corroborate the supremacy of the macho society founded on a binary and dichotomous logic, still alive and operative. Traditional educational models, sustaining a hiatus between mind and emotions, have for centuries offered girls and young women only deprivation and have triggered for them to miss opportunities to develop their own life project under the banner of self-determination. Still sadly relevant fifty years after its publication, Belotti's book represents a legacy that needs to be taken up and critically reconsidered. So how did we become women? And how do we become women today? In the contradictions of today's times, can pedagogy offer new scenarios so that every woman can be freely and intentionally, beyond stereotypes, subalternity and social determinisms?

This project is developed through the following themes:

Educated not to seek an education. From past to present.

Preventing violence against women through gender education. Starting from childhood.

On the side of the girls? Reflections on the representation of motherhood in the adventures of superheroines (2007-2022).

The Plutarch of women. Itineraries and models for female education in nineteenth-century educational and scholastic publications.

Ecofeminism, women’s rights and education to new lifestyles.

Symposium: Dalla parte delle donne

Editor: prof.ssa Francesca Marone

Nel 1973 veniva pubblicato Dalla parte delle bambine di Elena Gianini Belotti, un saggio di lucida denuncia della condizione femminile, fortemente penalizzata in Occidente dalla cultura del patriarcato. La potenza del volume risiede nell’analisi pioneristica in Italia degli stereotipi di genere, trasversalmente e variamente declinati nei modelli di gioco, d’istruzione e nel linguaggio, intesi come condizionamenti che, determinando la formazione del ruolo femminile, corroborano la supremazia della società machista fondata su una logica binaria e dicotomica, ancora viva e operativa. I modelli educativi tradizionali, sostenendo uno iato tra mente ed emozioni, hanno per secoli offerto a bambine e ragazze solo privazioni e mancate occasioni di sviluppare il proprio progetto di vita all’insegna dell’autodeterminazione.
Ancora tristemente attuale a cinquant’anni dalla sua pubblicazione, il volume di Belotti rappresenta un’eredità da rimettere in gioco che va presa in carico e ripensata criticamente. Come siamo diventate donne, dunque? E come lo diventiamo oggi? Nelle contraddizioni del tempo attuale, può la pedagogia offrire nuovi scenari affinché ogni donna possa essere liberamente e intenzionalmente, al di là di stereotipi, subalternità e determinismi sociali?

Tale progetto è sviluppato attraverso i seguenti temi:

Educate a non istruirsi. Dal passato al presente.

Prevenire la violenza contro le donne attraverso l’educazione di genere. A partire dall’infanzia.

Dalla parte delle ragazze? Note sulla rappresentazione della maternità nelle avventure delle supereroine (2007-2022).

Il Plutarco delle donne. Itinerari e modelli per l’educazione femminile nella pubblicistica educativa e scolastica dell’Ottocento.

Ecofemminismo, diritti delle donne e educazione a nuovi stili di vita.