Oltre il conflitto tra liberal e comunitari. La pedagogia tra evoluzione dello Zeitgeist e problema climatico

Abstract

The paper analyzes the conflict, culturally dominant today, between liberal ideology and community and reactionary ideology: the ongoing process of evolution profoundly modifies existential and educational styles and favors the uprooting of national identities and cultures of origin; on the other hand, the dominance of liberal thought effectively empties the processes of socialization and community demands. The liberal and reactionary positions tend to be inadequate because they do not highlight the risks of one and the other model: the first seems indifferent to the emptying of the community instance; the second identifies the latter with obsolete lifestyles, rejecting the affirmation of new, undeniable social needs. In the perspective of the pedagogical problematicism of Giovanni Maria Bertin, the Author suggests the opportunity to favor dialogue with the supporters of liberal thought, while making them responsible for the recovery of community dimensions.

Riassunto: Il contributo analizza il conflitto, oggi culturalmente dominante, tra il pensiero liberal e il pensiero comunitario: da un lato, si asseconda un processo di evoluzione in atto che modifica profondamente gli stili esistenziali ed educativi e favorisce lo sradicamento dalle identità nazionali e dalle culture di origine; dall’altro, si sottolinea come la dominanza del pensiero liberal svuoti di fatto i processi di socializzazione e le istanze comunitarie. Si tratta di posizioni tendenzialmente inadeguate per il loro non mettere in evidenza i rischi dell’uno e dell’altro modello: il primo pare indifferente allo svuotamento dell’istanza comunitaria; il secondo identifica quest’ultima con stili di vita ormai desueti, rifiutando l’affermazione di nuovi, innegabili bisogni sociali. In chiave problematicista, l’Autore sostiene l’opportunità di privilegiare il dialogo con i sostenitori del pensiero liberal, responsabilizzandoli tuttavia al recupero delle dimensioni comunitarie.