Narrazioni di violenza domestica. Il diritto di essere riconosciuta e riconoscersi “persona competente”

Carolina Scaglioso

Abstract


The theoretical background in which this contribution is framed saw personal identity coincide with narrative identity, and thinks to the stories we tell as a way to build worlds: the subjects interested by my reflection are women victims of violence, in particular domestic violence. I intend to suggest and demonstrate, also through the use of other interdisciplinary contributions, that both exposure and media re-exposure of our own narrated is not useful neither for the effects of a real public awareness, nor for women who have suffered violence within a relationship of proximity and trust (Ventimiglia 2002); at the same time, I intend to reflect on the need for a greater diffusion of some good practices (authentic actions of social justice), useful for helping these women to free themselves from the concept of vulnerability and to rebuild their dislocated identities.

Riassunto: Lo sfondo teorico in cui si inserisce questo contributo è quello che ha visto coincidere l’identità personale con l’identità narrativa, e considera le storie che raccontiamo un modo per costruire mondi: i soggetti interessati alla mia riflessione sono le donne vittime di violenza, in particolare di violenza domestica. Intendo suggerire e dimostrare, tramite anche l’utilizzo di altri contributi interdisciplinari, che l’esposizione e la ri-esposizione mediatica del proprio narrato non è utile né agli effetti di una reale sensibilizzazione del pubblico, né tantomeno per le donne che hanno subìto violenza all’interno di una relazione di prossimità e di fiducia; allo stesso tempo, intendo riflettere sulla necessità di una maggiore diffusione di alcune buone pratiche (autentiche azioni di giustizia sociale), utili per aiutare queste donne a liberarsi dal concetto di vulnerabilità e a ricostruire le loro identità scompaginate.


Keywords


gender violence; identity reconstruction; supportive community.

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