Lo spazio pedagogico del 'come se'. Morfologia narrativa tra oralità e digitalità
Abstract
Creativity is an act that produces surprise, leads us to reflect in the perspective of the ‘as if’, and holds the individual undergoing a formative process close to the temporal vitality of verbal futures, subjunctives and optatives. This skill, which is typically human, sees its noblest ally in fantasy: in fact, this is the freest of all faculties. Pedagogically, fantasy and creativity are master words that make it possible to focus and analyse the languages of childhood. Through a brief analysis, aimed at shedding some light on these potentials, which belong primarily to the human being, in these notes we will attempt to plumb the formative languages of the fairy tale and the videogame using fantasy and creativity as compasses.
Riassunto: La creatività è un atto che produce sorpresa, che induce a riflettere nella prospettiva del 'come se', che tiene il soggetto in formazione presso la vitalità temporale dei futuri verbali, dei congiuntivi e degli ottativi. Questa capacità squisitamente umana trova nella fantasia la sua più nobile alleata: è, infatti, questa la più libera delle facoltà.
Fantasia e creatività sono pedagogicamente parole maestre che consentono di mettere a fuoco e di analizzare i linguaggi dell’infanzia. Attraverso una rapida analisi volta a gettare dei coni di luce su queste potenzialità precipuamente umane, proveremo, nel corso di queste note, a scandagliare, mediante le bussole della fantasia e della creatività, i linguaggi formativi della fiaba e del videogioco. Non pare possibile, infatti, nell’attuale temperie culturale, non sostare riflessivamente presso quella mutazione antropologica, frutto della cultura della simulazione, del digitale, che ha lasciato emergere l’homo game e che ha trasformato le modalità di rappresentazione del mondo. Queste ultime sono sempre mediate narrativamente, ma cosa accade quando il medium è uno schermo semiotico?
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