Educazione all’informazione: competenze mediaeducative per l’educazione interculturale di seconda generazione
Abstract
The paper aims at demonstrating how for a “second generation interculture” it is necessary to insert the media-educational competences related to Information Literacy in the context of intercultural competences. These competences cannot be entrusted only to figures dedicated to communication, but become transversal for the professionalism of working with migrants. On the one hand some features of “onlife” communication are elements that facilitate hate speech and xenophobic hostility; on the other hand, if properly oriented in an educative and intercultural approach, they can instead contribute to the challenge of “living together”. Following the profound change taking place in the information production and distribution ecosystem, in the context of work with migrants and intercultural relations, competent operators are capable of reading the new logics of onlife life, narrating individual stories by inserting them into a collective narrative framework, mediating between technological devices and their users in a regime of post-truth, educating to critical thinking and responsibility. In this perspective, hybridizing intercultural pedagogy with media education represents an opportunity for social interventions with migrants.
Riassunto: Il contributo teorizza come per un’“intercultura di seconda generazione” sia necessario inserire le competenze mediaeducative relative all’Information Literacy nel quadro delle competenze interculturali. Tali competenze non possono essere demandate solamente a figure dedicate alla comunicazione, ma diventano trasversali per le professionalità di lavoro con i migranti. Alcune caratteristiche della comunicazione “onlife” sono da un lato elementi che facilitano discorsi d’odio e ostilità xenofoba; d’altro canto, se opportunamente orientate in senso mediaeducativo e interculturale, possono invece contribuire alla sfida del “vivere insieme”. A seguito del profondo cambiamento in atto nell’ecosistema di produzione e distribuzione di informazioni, nel quadro del lavoro con i migranti e delle relazioni interculturali, sono competenti operatori capaci di leggere le nuove logiche della vita onlife, narrare storie individuali inserendole in una cornice narrativa collettiva, mediare tra i dispositivi tecnologici e i loro utilizzatori in un regime di postverità, educare al pensiero critico e alla responsabilità. In quest’ottica ibridare la pedagogia interculturale con la media education rappresenta un’opportunità per gli interventi sociali con i migranti.
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