La prospettiva pedagogica sulla città. Le peculiarità degli sguardi delle bambine e dei bambini
Abstract
Abstract
This article proposes a reflection on the city starting from the analysis of the spatial paradigm and the heterogeneity of the meanings of space. In this framework, the in-depth hypothesis concerns the study of space understood as a condition of absolutely non-neutral educational care, a distinctive instrument of educational action and communication. The concept of space takes on the prerogative of a place of existential meaning imbued with images, representations and meanings that form the world of the individual, offering meaning to his identity. The key aspect of the discussion on spaces concerns, in the present argument, the evident pedagogical implications connected to the organization and functionality of the city’s spaces, as well as the role that the looks of children can play in the process of urban metamorphosis.
Riassunto
Il presente articolo propone una riflessione sulla città partendo dall’analisi del paradigma spaziale e dell’eterogeneità delle accezioni di spazio. In tale cornice, l’ipotesi di approfondimento riguarda lo studio dello spazio inteso come condizione della cura educativa assolutamente non neutra, strumento distintivo dell’agire e del comunicare educativi. Il concetto di spazio assume la prerogativa di luogo di significazione esistenziale intriso di immagini, rappresentazioni e significati che formano il mondo dell’individuo offrendo senso alla sua identità. L’aspetto nodale del discorso sugli spazi riguarda, nella presente argomentazione, le evidenti implicazioni pedagogiche connesse all’organizzazione e alla funzionalità degli spazi della città, nonché al ruolo che gli sguardi delle bambine e dei bambini possono svolgere nel processo di metamorfosi urbana.
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