Poetiche dell’immaginario trasfigurativo. Abitare il carcere in forma di sceneggiatura
Abstract
The fiction of the screenplay (and of the film) Ariaferma are an opportunity to look at the prison as a kitchen, a vegetable garden or more properly a living space such as a garden or as a table attended by many and different guests who toast together to a better future that take them elsewhere. This gaze is joined by that which recognizes in the specific places where the facts occur a profound sense of abandonment and exclusion that denounces a lack of attention and those care practices necessary to make prison an institution to be relocated to the wider social geography. educational and training policies. This is why the contribution uses the fiction of the script to retrace those topoi useful for rethinking the prison as a social space in which to work to implement the policy of care necessary for a pedagogical gaze that wants to find the vital space of transformation in educational practice.
Riassunto: La finzione della sceneggiatura (e del film) Ariaferma è occasione per guardare al carcere come ad una cucina, un orto o più propriamente uno spazio vivo come un giardino o come una tavola cui partecipano molti e differenti ospiti che brindano insieme ad un futuro migliore che li porti altrove. A questo sguardo si unisce quello che riconosce negli specifici luoghi in cui accadono i fatti un profondo senso di abbandono e di esclusione che denuncia una mancanza di attenzione e di quelle pratiche di cura necessarie a fare del carcere una istituzione da ricollocare nella più ampia geografia sociale delle politiche educative e formative. Per questo il contributo utilizza la finzione della sceneggiatura per ripercorrere quei topoi utili a ripensare il carcere come spazio sociale dove lavorare ad attuare quella politica della cura necessaria ad uno sguardo pedagogico che voglia trovare nella pratica educativa lo spazio vitale della trasformazione.
Keywords
Full Text
PDFRiferimenti bibliografici
Benelli, C. (2017), “TRAINING educators working for penitentiary institutions”, in Pedagogia Oggi, anno XV, n. 2, pp. 385-396.
Benelli, C., & Mancaniello, M.R. (2014), “Professionista dell’educazione penitenziaria Vs Funzionario giuridico pedagogico: alcune proposte per superare le criticità e sviluppare i potenziali della professionalità educativa in carcere”, in LifeLongLearning, Edaforum, pp. 1-14.
Caccavale, G. (2021), Istituto di traduzione, Napoli: Dante & Descartes.
Canevaro A. (2018), “Rinascere in un progetto”, CERCARE, carcere anagramma di Rivista di Educazione e Formazione, vol. 2, n. 2-3, pp. 6-14.
Id. (2020), “Il carcere nel tempo della pandemia”, in L’integrazione scolastica e sociale, vol. 19, n. 2.
Criscenti, A., & Lentini, S. (2009), “La libertà in prigione: forza dell’immaginario e qualità dell’intervento educativo”, in Studi sulla Formazione, vol. 12, nn. 1/2, pp. 153-172.
Del Gobbo, G. (2016), “L’educazione non formale in carcere nel quadro dell’adult learning”, in Torlone (a cura di), Il diritto al risarcimento educativo dei detenuti, Firenze: University Press, pp. 33-52.
Federighi, P. (2009), “L’educazione incorporata nel lavoro”, in Studi sulla Formazione, Vol. 12, nn.1/2, pp. 133-151.
Foucault, M. (1971/2004), L’ordine del discorso, Torino: Einaudi.
Id. (1976), Sorvegliare e punire. Nascita della prigione, Torino: Einaudi.
Id. (1994/2009), La vita degli uomini infami, Bologna: il Mulino.
Houellebecq, M. (2017), In presenza di Schopenhauer, Milano: La Nave di Teseo.
Minoia, V. (2020), “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità”, in L’integrazione scolastica e sociale, vol. 19, n. 2, pp. 3-7.
Mortari, L. (2021), Politiche della cura, Milano: Raffaello Cortina.
Schopenhauer, A. (1819/2009), Il mondo come volontà e rappresentazione, Roma-Bari: Laterza.
Sola, G. (2009), “Verso una pedagogia clinica”, in Studi sulla Formazione, vol. 12, nn. 1/2, pp. 187-198.
Stasio, D., & Castellano, L. (2018), Diritti e Castighi, Milano: Il Saggiatore.
Torlone, F. (a cura di) (2016), Il diritto al risarcimento educativo dei detenuti, Firenze: University Press.
Zanzotto, A. (2007), Eterna riabilitazione da un trauma di cui si ignora la natura, Milano: Nottetempo.
Refback
- Non ci sono refbacks, per ora.
Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione R.O.C. n. 10757