‘The Most Beautiful Harmony’and Education as a Moral Equivalent of War: A Deweyan-Heraclitean Perspective
Abstract
Abstract: Starting from two Heraclitus fragments this paper investigates how community develops from an interplay of divergence and convergence and how, accordingly, any community is constitutively inhabited by the potentiality of strife, which can represent, however, a factor of growth. The question is how to prevent the ‘just’ strife from turning into a civil warfare which would endanger the existence of a community. Against this backdrop, it is shown how such an ‘Heraclitean’ theme (and its Platonic reappropriation) plays a major role in Dewey’s social psychology and educational thought and it is argued that to Dewey education is a moral equivalent of war.
Riassunto: A partire da due frammenti di Eraclito, il saggio investiga come la comunità si sviluppi a partire dall’interazione di divergenza e convergenza e come, di conseguenza, ogni comunità sia costitutivamente abitata dalla possibilità del conflitto, che può rappresentare, tuttavia, un fattore di crescita. La questione è come evitare che il ‘giusto’ conflitto si trasformi in una guerra civile che metterebbe a repentaglio l’esistenza stessa della comunità. Su questo sfondo, si mostra come tale tema ‘eracliteo’ (e la sua riappropriazione platonica) giochi un ruolo di primo piano nella psicologia sociale e nel pensiero pedagogico di Dewey e si argomenta che per Dewey l’educazione è un equivalente morale della guerra.
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