Piattaforme e content moderation nella dialettica tra libertà di espressione ed autonomia privata | Platforms and content moderation in the dialectic between freedom of expression and private autonomy
Abstract
Il fenomeno “piattaforme” unisce il “nuovo” all’“antico”, imponendo al giurista riflessioni riguardanti tanto il pianeta dei media tradizionali quanto le dirompenti innovazioni introdotte dal digitale e dall’impiego sempre più diffuso dell’A.I. generativa. Il contributo si propone di censire i problemi di tutela della libertà di parola posti dal nuovo modo interattivo di comunicare, indagando, in particolare, l’estensione dei poteri di content moderation accordati alle piattaforme. Quali ragionevoli limiti (contrattuali, autodisciplinari, da coregolazione) alla libertà di manifestazione del pensiero dell’utente? Quando la comunicazione “non cartacea” è equiparabile alla “stampa” ex art. 21 Cost.? E quali i possibili rimedi contro fake news e comunicazioni improprie, nel rispetto della libertà di espressione? Analoghe questioni sono affrontate, poi, anche con riferimento al fenomeno ChatGPT, in relazione al quale ci si domanda se e quando le comunicazioni robotiche possano essere ricondotte, sotto il profilo delle tutele ad esse accordabili, a “manifestazioni del pensiero”, ovvero a erogazioni di servizio informativo (ovvero a comunicazioni interpersonali ex art. 15 Cost.).
The phenomenon of “platforms” unites the “new” with the “old”, imposing on the jurist reflections concerning both the planet of traditional media and the disruptive innovations introduced by digital and the increasingly widespread use of generative A.I. The contribution proposes to survey the problems of protecting freedom of speech posed by the new interactive way of communicating, investigating, in particular, the extension of the powers of content moderation granted to platforms. What are reasonable limits (contractual, self-regulatory, co-regulatory) to the user's freedom of manifestation of thought? When can “non-print” communication be equated with the “press” under Article 21 of the Italian Constitution? And what are the possible remedies against fake news and improper communications, while respecting freedom of expression? Similar issues are also addressed, then, with reference to the ChatGPT phenomenon, in relation to which the question arises as to whether and when robotic communications can be traced, from the standpoint of the protections accorded to them, to “manifestations of thought” or to information service disbursements (or to interpersonal communications under Article 15 of the Italian Constitution).
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Iscrizione al R.O.C. n. 25223
Registro Stampa presso il Tribunale di Napoli, n. 48 del 03.12.2019
R.G. n. 8014/19