Nuove tecniche genetiche e tutela dell’embrione| New genetic techniques and embryo protection

Abstract

L’accelerazione esponenziale della tecnologia e della robotica ha effetti significativi e pervasivi sul futuro dell’evoluzione umana e sulla natura stessa dell’uomo. La tematica relativa alla tutela dell’embrione, alla luce delle clausole generali, dell’art. 2 Cost. e dei principi fissati nelle norme sovranazionali, impone di valutare fino a che punto la scienza, la tecnologia e l’IA possono incidere sul processo di vita dell’essere umano, evitando manipolazioni compromissive della specificità genetica e della continuità biologica dell’essere umano, nonché della dignità*. Le problematiche sottese all’editing genetico, quale percorso verso la creazione di un uomo sempre più perfetto, privo di “difetti”, hanno sollecitato l’adozione di linee guida etiche per tentare di controllare lo sviluppo di queste tecniche, evitando abusi e alterazione dell’identità, e hanno dato vita ad una normazione estremamente eterogenea e frammentata. La delicatezza della tematica pone il problema di indagare la relazione tra scienza, tecnologia e diritto, non potendosi di certo obliterare valutazioni prettamente etiche, non potendosi di certo assumere il dato tecnico-scientifico come un assoluto.

The exponential acceleration of technology and robotics has a significant and pervasive effect on the future of human evolution and the nature of man himself. The issue relating to the protection of the embryo, in the light of general clauses, Article 2 of the Constitution and the principles laid down in supranational norms, requires an assessment of the extent to which science, technology and AI can affect the human being's life process, avoiding manipulations that compromise the genetic specificity and biological continuity of the human being, as well as dignity, and limits the economic profit deriving from the exploitation of scientific discoveries. The issues underlying genetic editing, as a path towards the creation of an increasingly perfect human being, free of ‘defects’, have prompted the adoption of ethical guidelines in an attempt to control the development of these techniques, avoiding abuse and alteration of identity, and have given rise to an extremely heterogeneous and fragmented standardisation. The delicacy of the issue poses the problem of investigating the relationship between science, technology and law, as purely ethical evaluations certainly cannot be obliterated, and technical-scientific data cannot be taken as an absolute.