Digital divide ed enti del terzo settore nella società del terzo millennio. | Digital divide and third sector entities in the third millennium society.
Abstract
L’inarrestabile evoluzione tecnologica comporta l’accesso a fonti di informazione e comunicazione assai rilevanti non solo per lo sviluppo economico e sociale, ma anche per l’esplicazione della personalità dell’individuo. Per ragioni socio-economiche e di poca dimestichezza con i device, gran parte della popolazione (costituita, soprattutto, da donne, anziani, immigrati e disabili) non può beneficiare dell’uso di tali tecnologie informatiche, vedendosi preclusa la possibilità di esercitare alcuni diritti individuali fondamentali. Di qui l’importante ruolo delle organizzazioni aventi natura ideale, quali gli enti del terzo settore che, in virtù del principio di sussidiarietà orizzontale, possono contribuire ad attenuare il digital divide e a realizzare in concreto i nuovi diritti digitali, preservando la persona nel mercato digitale.
The unstoppable technological evolution entails access to sources of information and communication that are very relevant not only for economic and social development, but also for the fulfilment of the individual’s personality. For socio-economic reasons and due to unfamiliarity with devices, a large part of the population (mainly women, the elderly, immigrants and the disabled) cannot benefit from the use of these information technologies, seeing themselves precluded from exercising certain fundamental individual rights. Hence the important role of organisations of an ideal nature, such as third-sector entities, which, by virtue of the principle of horizontal subsidiarity, can help to alleviate the digital divide and make the new digital rights a reality, preserving the individual in the digital marketplace.
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