L’Europa di Romano Guardini

Natascia Villani

Abstract


L’articolo indaga, attraverso i suoi principali saggi europeisti, la forza argomentativa e filosofica del pensiero di Romano Guardini, ma anche un clima aurorale, una “genesi” dell’“Europa-fatto”. Il filosofo, nato a Verona, è stato uno dei grandi pensatori cattolici vissuti prima della fine del comunismo e della riunificazione dell’Europa. Guardini sentiva il peso di un destino irriducibile e difficile da conciliare: l’appartenenza a due patrie (Italia e Germania), a due mondi culturali e spirituali diversi, ora alleati, ora in conflitto. Le sue meditazioni, frutto di una straordinaria riflessività e originalità, dicono che solo l’Europa poteva diventare non solo un “destino” di ricomposizione della sua identità personale, ma anche un compito etico da consegnare al futuro dei popoli europei usciti dalla tragica epoca segnata da guerre e totalitarismi.


Parole chiave: Europa, Cattolicesimo, Entelechia, visione del mondo, fatto


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ISSN: 2281-3241 (on line); 2037-5867 (press)

Registro Stampa presso il Tribunale di Napoli, n. 26 del 29.04.2021
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