Norme redazionali

I testi devono essere inediti e non sottoposti all'attenzione contemporanea di altre riviste. Ciascun contributo viene accettato in seguito a una procedura di referaggio anonimo.

I testi vanno inviati con tutte le informazioni (nome, indirizzo posta elettronica, affiliazione) relative all'autore o agli autori. Successivamente sarà compito della Redazione eliminare tali informazioni e rinviarli in forma anonima ai Referee.

Tutti i testi vanno spediti in formato.doc all'indirizzo di posta elettronica: annali@unisob.na.it

I contributi devono essere accompagnati da:
- abstract (max 300 parole);
- parole-chiave in italiano (min 3 - max 5).

Principali norme redazionali

Libri

Schema: Autore, Titolo, Luogo, Casa editrice, Data di edizione, Numero di pagina (tutti separati da virgola).

L'autore è citato con l'iniziale del nome e il cognome per intero, in maiuscoletto.

Il titolo è in corsivo.

Si indica l'edizione citata; se si vuole segnalare la prima edizione, va posta tra parentesi.

Es.: N. Borsellino, Niccolò Machiavelli, Bari, Laterza, 1989 (1^ ed. 1973), pp.25-30.

Se il medesimo titolo viene citato successivamente: iniziale del nome dell'autore puntata e cognome in maiuscoletto, titolo (se breve) o parte del titolo (con tre puntini sospensivi) in corsivo, cit.

Es.: N. Borsellino, Niccolò Machiavelli, cit., p. 32.

Se il libro è stato citato più volte si può anche omettere il titolo e citare l'autore (anche col solo cognome) seguìto da op. cit. (senza l'indicazione delle pagine).

Es.: N. Borsellino, op. cit.; oppure Borsellino, op. cit.

Se vi sono più titoli dello stesso autore si cita anche il titolo o parte di esso.

L'indicazione delle pagine è obbligatoria se il testo è citato tra virgolette.

Commenti ed edizioni

Se il libro non ha autore o se si tratta di una miscellanea, lo schema è il seguente: Titolo (in corsivo), a cura di (nome autore puntato, cognome esteso), Luogo di edizione, Casa editrice, Data, Numero di pagina (se è indicato).

Il curatore deve essere indicato in Maiuscolo/minuscolo; "a cura di" viene scritto per esteso:

Es.: N. Machiavelli, L'arte della guerra. Scritti politici minori, a cura di J.J. Marchand - D. Fachard e G. Masi, Roma, Casa editrice, 2001.

Si citi sempre dall'edizione nazionale qualora si faccia riferimento a opere ivi edite.

Si citi, se si tratta di ristampa o nuova edizione, come per i libri.

Articoli

Come per i libri: Nome puntato e cognome dell'Autore per esteso, in maiuscoletto, titolo in corsivo.

La Rivista è citata in tondo tra virgolette caporali e precedute da in, indicazione dell'annata (in numero romano), anno d'ordine tra parentesi, numeri pagine (primo e ultimo).

Anche la testata del giornale va in tondo tra virgolette caporali.

Es.: C. Dionisotti, Appunti sulla "Mandragola", in «Belfagor», XXXIX (1984), pp. 621-644.

Se il medesimo articolo viene citato successivamente, come per i libri:

Es.: C. Dionisotti, Appunti..., cit.

Se l'articolo, dopo la prima pubblicazione, è stato successivamente incluso in una raccolta di saggi, si cita quest'ultima, indicando fra parentesi la data originaria del contributo subito dopo il titolo, seguita dall'indicazione del libro dal quale si cita:

Es.: G. Aquilecchia, La favola Mandragola si chiama (1971), in Schede di italianistica, a cura di G. Aquilecchia, Torino, Einaudi, 1976, pp. 97-126.

Le citazioni di una o due righe vanno inserite nel testo, tra virgolette. Se sono più lunghe di due righi: stacco di una riga dal testo sopra e sotto, composte in corpo minore a giustezza rientrata, senza virgolette indicando gli omissis tra parentesi quadra con tre puntini.

I numeri di nota vanno posti prima dei segni d'interpunzione.

Abbreviazioni più comuni

s. ss. = seguente, seguenti

p. pp. = pagina, pagine

ms. mss. = manoscritto, manoscritti

ed. edd. = edizione, edizioni

Le pagine se consecutive vanno indicate la prima e l'ultima per intero, intervallate da un trattino; se non sono citate consecutivamente, va posta la virgola.

Es.: pp. 255-325; pp. 255, 273, 301; pp. 255-285, 300.

Ivi = come sopra. Si riferisce ad un'opera appena citata, posta nel rigo precedente. È sempre seguìto dall'indicazione delle pagine. Se può dar adito a confusione (il libro a cui si riferisce non è immediatamente precedente, o se vi è un altro libro del medesimo autore), l'autore e/o il titolo vanno citati di nuovo, anche se nel modo abbreviato.

Ibidem o Ibid. = come per ivi. A differenza di ivi, è utilizzato da solo e indica la citazione esattamente nella sua forma precedente, senza l'indicazione delle pagine, altrimenti di utilizza ivi.

Ivi, ibidem, ibid., op. cit., op. ult. cit., vanno sempre in corsivo.

Se il saggio è corredato da figure, devono essere richiamate nel testo (fig., figg.).

Si richiede cortesemente di allegare le immagini separate dal testo.

Indicare anche il titolo corrente per le testatine qualora il titolo del saggio fosse lungo.