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Da sempre oggetto di fascinazione da parte dei più grandi scrittori e pensatori tedescofoni, l'Italia ha rappresentato un'importante meta anche per R.M. Rilke.
Anche se legato alla Francia come luogo altro prediletto, l'autore praghese fu assiduo frequentatore dell'aristocrazia italiana tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento.
Il volume si sofferma sull'influenza che il contatto con la vita nelle grandi città italiane - Venezia, Firenze, Roma e Napoli - esercitò sulla produzione di Rilke e sugli sviluppi poetologici di quest'ultima. Alla dimensione metropolitana si affianca quella insulare, che si manifesta in particolare con la frequentazione dell'isola di Capri. Tali esperienze costituirono un'occasione di confronto con sé stesso e gli consentirono di affinare i metodi d'indagine della dimensione sensoriale e sensualistica connessa alla scrittura.
Non soltanto il rapporto con i luoghi fisici sono oggetto della riflessione su Rilke e l'Italia, bensì anche le relazioni con la letteratura e le arti figurative italiane. Il punto d'incontro tra la produzione rilkiana e quella italiana va individuato, in particolare, nella ricezione dei modelli poetici di Petrarca.
Ulteriori informazioni
Collana | Cultura Tedesca |
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Titolo | Rilke e l’Italia |
A cura di | Marino Freschi |
ISBN | 978-88-5753-949-2 |
Pagine | 264 |
Anno di pubblicazione | 2017 |