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"Le riforme susseguitesi negli ultimi anni a livello europeo hanno trasformato radicalmente natura e finalità dell'istruzione. Non si sono limitate a produrre "capitale umano" al servizio dell'"economia della conoscenza", ma hanno indotto scuole e università a diventare esse stesse soggetti di mercato in concorrenza tra loro. Da qui la gestione manageriale di istruzione e ricerca, le valutazioni standardizzate e i rituali estenuanti dell'assicurazione della qualità, l'enfasi sulla competizione meritocratica, la centralità dell'orientamento e la spinta all'occupabilità. Ciò che in molti hanno accolto come modernizzazione pedagogica si è rivelato in realtà un processo di normalizzazione delle istituzioni educative e scientifiche, funzionale a un disegno di neoliberalizzazione della società. L'obiettivo non è più educare cittadini attraverso saperi validi in quanto tali, ma formare imprenditori di sé stessi capaci di integrarsi nella macchina economica. Le disuguaglianze prodotte dalla competizione e la crescente segregazione sociale e spaziale, la mutilazione culturale determinata dalla logica delle "competenze" e la proletarizzazione dei docenti testimoniano la preoccupante perdita di autonomia di scuola e università. Questo classico della sociologia critica dell'educazione analizza con estrema lucidità i mutamenti dell'istruzione nello scenario del capitalismo contemporaneo, offrendo gli strumenti analitici necessari per progettare un'alternativa democratica."
Ulteriori informazioni
Area | Scienze sociali [Area 14] |
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Collana | Quaderni della didattica |
Autore/i | Christian Laval, Francis Vergne, Pierre Clément, Guy Dreux |
A cura di | Davide Borrelli, Rossella Latempa |
Luogo di edizione | Napoli |
Editore | Suor Orsola Benincasa Università Editrice |
Anno di pubblicazione | 2025 |
Lingua | Italiano |
Pagine | 380 |
ISBN | 979-12-5511-017-0 |