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Il Symposium ospitato nel numero 2/2016 della Rivista si intitola È possibile educare alla democrazia?, ed è curato da Elisa Frauenfelder e Maura Striano contiene i contributi di Maura Striano; Rosa Maria Calcaterra; David Kennedy; Masamichi Ueno; Stefano Oliverio.
Dall'introduzione al Symposium:
[...] I processi di globalizzazione che hanno determinato la teorizzazione di
una versione transnazionale e cosmopolita della democrazia, implicante assetti
costituzionali fondati su una "doppia democratizzazione" della vita politica
all'interno e tra gli Stati, allo scopo di creare un ordine democratico globale
fatto di associazioni, città, regioni e nazioni e di reti internazionali […],
sono stati tuttavia fortemente criticati sia dai 'comunitaristi' che dai
'realisti' [...]. A inevitabili fenomeni di globalizzazione si oppongono, così,
tensioni localistiche a tutela della conservazione di memorie, saperi,
tradizioni, valori, cui si accompagna l'emergenza di nuove consapevolezze
identitarie e nuove richieste di riconoscimento, in un complessivo quadro
globale afflitto da conflitti di enorme portata e di difficile e lenta
soluzione, dalla rarefazione di risorse ambientali ed economiche, da profonde
crisi di ordine culturale, economico e sociale. La visione globalizzante della
democrazia e le politiche a essa correlate, sono state inoltre contrastate da un
lato dalla progressiva consapevolezza che una imposizione violenta 'dall'esterno'
non produce effetti di democratizzazione di lungo periodo, dall'altro da tre
potenti 'contro-narrazioni' alimentate dalla tesi di fondo che il discorso
democratico sviluppato dagli organismi transnazionali non sia altro che una
copertura per gli interessi geo-politici dell'Occidente [...].
All'interno dei suindicati processi si sono inscritti e si inscrivono le analisi
e il dibattito sul ruolo dell'educazione nell'accompagnare la costituzione e lo
sviluppo di società democratiche, che abbiamo visto emergere e definirsi con
intensità in tempi di crisi, guerra e rinnovamento. [...] I contesti educativi
sono quindi concepiti come piccole comunità e micro-società che hanno una vita
autonoma e auto-sufficiente ma rappresentano, allo stesso tempo, un esempio di
impegno democratico nella vita della comunità e della società in senso ampio.
Sebbene sviluppate in risposta a peculiari e specifiche sfide sociali ed
educative, queste esperienze, nel loro complesso, hanno contribuito a costruire
una trama di riferimento comune che è quella della 'educazione democratica' in
cui si innesta una narrazione pedagogica peculiare e specifica.
Sommario
Ulteriori informazioni
Collana | Civitas educationis |
---|---|
Titolo | Vol 5, N° 2 (2016) |
ISBN | 978-88-5754-227-0 |
Pagine | 226 |
Anno di pubblicazione | 2016 |